lunGrabbe
Locandina
Hypothesis for Expanded Super Theatre
una performance di Domenico Mennillo
ideazione, poemi e drammaturgia Domenico Mennillo
musiche per violoncello e loop station Marco Di Palo
musiche per organo Farfisa e nastro magnetico Nino Bruno
cinematografia Valeria Borrelli
food design Ispirazione Arte
primo performer Domenico Mennillo
secondo performer Marco Di Palo
terzo performer Nino Bruno
uomo con giacca nera Mattia Doto
5 monitor con schermo bianco e nero
2 proiettori super 8
2 video-proiettori
1 diaproiettore
1 mixer analogico
2 registratori analogici
30 palloni colorati circa
abiti Rosaria Castiglione, Simona Napolitano
documentazione fotografica Gianfranco Irlanda, Antonio Borrelli
coordinamento generale Antonio Borrelli
produzione La Casaforte SB, lunGrabbe
Napoli, ex Convento trinità degli Spagnoli-La Casaforte SB, 13 aprile 2013
L’intero progetto nasceva come esperimento artistico che, sin dal suo titolo, richiamava ed invocava un “Super Teatro” che si voleva “espanso” nelle sue stesse possibilità lirico-espressive; un teatro che, sganciandosi dai suoi modelli plurisecolari fondati sui concetti di rappresentazione e simulazione, vedeva nella scrittura poetica, nella musica e nelle ricerche filmiche (vissute e agite in uno spazio architettonico ad esse discipline non convenzionali) un filtro e una possibilità per un teatro di natura effimera, poetica e disincantata.
Nel 1970, Gene Youngblood, nel suo volume “Expanded Cinema” (ancora inedito in Italia), ipotizzava come decisiva la vitalità degli scambi fra le vari arti e discipline per l’innovazione non solo nel cinema, ma per tutti gli ambiti artistici non irrigiditi nei modelli narrativi e realistici. Hypothesis for Expanded Super Theatre, oltre ad essere un omaggio a Youngblood e alle sue teorie, è soprattutto un lavoro legato alla sperimentazione di un gruppo di artisti che lavora sulla città e sui suoi
spazi architettonici , sulle modalità di convivenza e diffusione di arti, discipline e saperi.
I testi presenti nella performance (ad eccezione del primo, estratto dal primo volume della “Storia della mia vita” di Giacomo Casanova Milano, Mondadori "I meridiani" 1983) sono relativi ad alcuni poemi scritti negli ultimi 15 anni da Domenico Mennillo; dai versi del 1999 e 2000 come Platonopoli (città di scienziati e filosofi che doveva sorgere per mano di Plotino in Campania ai tempi dell’imperatore romano Galieno) e Fabula Rasa (una favola in versi destrutturata dai suoi elementi retorici classici), realizzati entrambi su musiche per violoncello e loop station da Marco Di Palo, fino ai versi degli anni '2000 dell’installazione-expo Atlante della Fertilità, con gli interventi per nastri magnetici su organo Farfisa a cura di Nino Bruno, per arrivare infine ad alcuni versi più recenti (estratti dalla partitura PIERROT ou d’Automate Spirituel) adattati per alcune sequenze del film che Valeria Borrelli ha tratto proprio riprendendo i tre artisti durante alcune letture-escursioni all’interno degli spazi di La Casaforte S.B., passando dalle terrazze a picco sui Quartieri Spagnoli fino alle tavole in legno dell’ellittica sala meta-teatrale.