lunGrabbe
Trilogia del Teatro d’Architetturada
Composizione 3
da un poema di Domenico Mennillo
dai progetti di Lamont e La Monte Young
Locandina
lunGrabbe
La#Mont(e) Young
Composizione 3
da un poema di Domenico Mennillo
sui progetti di Lamont e La Monte Young
ideazione, poema, partiture e ricerca musicale Domenico Mennillo
LA MAISON DE REVE #1 (prima stanza)
un uomo Domenico Mennillo
una donna Costanza Bombarda
RIONE VENEZIA con annesso stabilimento balneare #2 (seconda stanza)
un uomo Valerio Michelucci
una donna Alessia Lo Grasso
PALAZZO DI CRISTALLO #3 (terza stanza)
prima donna Sveva Scognamiglio
seconda donna Rosaria Castiglione
terza donna Paola Parracino
costumi e oggetti Rosaria Castiglione
installazioni in ferro Davide Mazzanti Bufera
fotografia Gianfranco Irlanda
luci Maurizio Vitelli
missaggio Antonio Lombardi
produzione lunGrabbe
con il contributo di Comune di Caiazzo e Coop. EVA onlus
Prima esecuzione: Caiazzo (Ce), Palazzo Mazziotti, 26 maggio 2001
(Dal saggio-brochure "Teatro dei Luoghi 2003 A.T." di Domenico Mennillo e Rosaria Castiglione)
La#Mont(e) Young Composizione 3
da un poema di Domenico Mennillo
sui progetti di Lamont e La Monte Young
LA#MONT(E)YOUNG Composizione 3
è uno spettacolo teatrale attorno alcuni progetti utopistici mai realizzati dell’architetto anglo-napoletano Lamont Young e di un progetto architettonico-musicale del musicista La Monte Young. Lo spettacolo si divide in tre progetti realizzati in tre stanze; ognuna di esse è la realizzazione (non statico-museale ma dinamico-teatrale ) di tre progetti specifici dei due Young, realizzazione di mondi che potevano essere e non sono stati.
La Monte prevedeva di realizzare una casa in cui ci fosse musica per 24 ore
RIONE VENEZIA con annesso stabilimento balneare #2
(seconda stanza)
Ristrutturare il Rione Santa Lucia di Napoli come una piccola Venezia, potenziare Bagnoli con un’area turistico-balneare. Queste le intuizioni alla fine dell’ottocento dell’architetto anglo-napoletano Lamont Young.
Ora queste intuizioni, bollate dai burocrati dell’ottocento come irrealizzabili e utopistiche, prendono vita con un popolo che passa per caso per una spiaggia, per una stanza: un uomo dalla sua stanza verso il mare, una donna sulla sabbia a spostare colori.
Ma è tutto dentro, dentro ad una stanza, perché fuori passa un’altra spiaggia fatta di lamiere d’acciaio che nessuna bonifica potrà mai trasformare.
(terza stanza)
Edificio simbolo di una poetica, Palazzo di Cristallo doveva essere un edificio-tempio per la città di Napoli in cui le scienze e le arti riuscissero a parlare all’immaginazione delle moltitudini per mezzo dei sensi (parole dell’architetto Young).
La sensualità ora-qui è il legame di tre donne in uno spazio, altrimenti disunite dalle loro stesse movenze.
Lo spazio è quello della Tragedia Attica, è lo spazio che il Coro si ritaglia con le parole durante l’azione. Ma qui il Coro non c’è, ci sono solo tre donne e la loro contesa per la luce.
di Un AnfiTeatro
percorso saggistico performativo
in 3 movimenti di Domenco Mennillo